Il Consiglio federale prescrive misure supplementari

La responsabilità individuale resta importante

Il Consiglio federale continua a puntare su comportamenti responsabili e sulla gestione comune della crisi, al fine di evitare la chiusura delle aziende. Per il settore edile restano in vigore le regole di base semplificate riportate nel Promemoria della SECO. Con i piani di protezione sperimentati nella pratica, le imprese edili ora sono molto più preparate ad affrontare il contenimento della pandemia di quanto non fossero in primavera. Tuttavia è necessario che tutti, senza eccezioni, quindi sia i datori di lavoro che i lavoratori, si attengano alle disposizioni dell’Ufficio federale della sanità pubblica UFSP. Proprio questa settimana Boris Zürcher (capo della Direzione del lavoro presso la Seco) si è complimentato con l’intero settore economico per l’esemplare applicazione delle misure di protezione contro il coronavirus: «Le misure di protezione adottate nelle aziende si sono rivelate molto efficaci.»

Attuare con determinazione le misure di protezione contro il coronavirus

I datori di lavoro devono pertanto continuare a provvedere affinché i lavoratori si attengano alle raccomandazioni dell’UFSP in materia di igiene e distanziamento. Restano fondamentali le misure conformi all’affermato principio STOP (sostituzione, tecnica, organizzazione, protezione personale). Riteniamo che l’assicurazione svizzera contro gli infortuni SUVA e i cantoni intensificheranno i controlli nei cantieri.

Esteso l’obbligo della mascherina

L’obbligo della mascherina all’aperto riguarda esplicitamente solo i locali pubblici, ma non i cantieri e altri luoghi di lavoro all’aperto, a condizione, come sempre, di poter rispettare le distanze.

L’obbligo della mascherina va rispettato in particolare nei locali per le pause, nelle sale riunioni, nei container per le squadre di lavoro.

Avvertenze sull’uso delle mascherine dell’ UFSP

 

Isolamento e quarantena

Se i collaboratori sono malati o presentano singoli sintomi che indicano una possibile affezione da coronavirus, l’UFSP raccomanda quanto segue:

Se il test è positivo, il collaboratore deve mettersi in isolamento e farsi prescrivere la malattia dal medico curante. In questi casi vige il pagamento continuato del salario per malattia. In caso di contatto stretto con una persona affetta da coronavirus vige l’obbligo della quarantena. Procedura in caso di contatto con una persona infetta.

Nella scheda informativa «Prolungata l’indennità di perdita di guadagno per il coronavirus/Cosa si applicherà a partire dal 17 settembre 2020?» potrete trovare le avvertenze di diritto del lavoro in materia di isolamento e quarantena. 

Indennità per lavoro ridotto e indennità di perdita di guadagno per il coronavirus

Indennità per lavoro ridotto: la durata dell’indennità per lavoro ridotto è stata prolungata da 12 a 18 mesi ed estesa anche ai lavoratori a chiamata, con effetto retroattivo al 1° settembre 2020, purché siano assunti a tempo indeterminato. Ora l’indennità di perdita di guadagno si applica anche ai lavoratori indipendenti e alle persone con una posizione analoga a quella di un datore di lavoro, che a causa delle misure connesse alla lotta contro l’epidemia da Covid-19 sono costrette a interrompere o a limitare in misura consistente la loro attività lavorativa.

Elenco aggiornato degli Stati e delle regioni a rischio

Ora si considerano Paesi e regioni a rischio solo quelli in cui il numero dei nuovi contagi per 100 000 abitanti è superiore di 60 unità al numero dei nuovi contagi in Svizzera. L’elenco si è quindi notevolmente accorciato. Esso comprende ora i seguenti Paesi: Andorra, Armenia, Belgio, Repubblica ceca, alcune regioni della Francia (Regione Hauts-de-France, Regione Île de France, territorio d’Oltremare della Polinesia francese). Per questi occorre attenersi alle disposizioni sulla quarantena.

Manifestazioni aziendali

Sono vietate le manifestazioni con più di 50 persone (fatta eccezione per le assemblee parlamentari e comunali). Le manifestazioni aziendali, come assemblee, pranzi di Natale, aperitivi ecc. con più di 50 persone sono quindi vietate.

 

Maggiori informazioni:

Dipartimento Politica padronale e Servizio giuridico della Società Svizzera degli Impresari-Costruttori SSIC all’indirizzo [email protected].

Circa l'autore

pic

Schweizerischer Baumeisterverband

[email protected]

Condividi questo articolo