Attività edilizia stabilmente elevata nel 2022 — ulteriore pressione sui bassi margini di profitto mercoledì, 23.11.2022 | 09:00 ... Società Svizzera Impresari-Costruttori Politica & Media Comunicati stampa Attività edilizia stabilmente elevata nel 2022 — ulteriore pressione sui bassi margini di profitto Nel 3° trimestre del 2022 le imprese di costruzione hanno realizzato un fatturato di 6,2 miliardi di franchi. Nel complesso, quindi, l’esercizio 2022 dovrebbe concludersi con un fatturato elevato simile a quello dell’anno precedente. La crescita viene però relativizzata dall’aumento dei costi dei materiali da costruzione e del personale, che riduce ulteriormente i margini di profitto, già inferiori alla media, del settore principale della costruzione. Per far fronte alle incertezze a medio termine dovute alla situazione economica generale e agli aumenti dei tassi d’interesse, imprese e lavoratori dovrebbero puntare sulla flessibilità. Tra gennaio e settembre dell’anno in corso, il settore principale della costruzione ha realizzato un fatturato di 17 miliardi di franchi, di cui 6,2 miliardi nel 3° trimestre del 2022. Entrambi i valori sono analoghi a quelli degli anni precedenti. L’Indice costruzioni di Credit Suisse e della Società Svizzera degli Impresari-Costruttori (SSIC) prevede per il trimestre conclusivo 2022 un fatturato di 6.2 miliardi di franchi. L’elevato livello di entrate del 2021 proseguirà quindi anche nel 2022. Vi sono tuttavia due importanti limitazioni: da un lato, il rincaro dei prezzi di acquisto dei materiali da costruzione e, dall’altro, l’aumento dei costi salariali. Entrambi possono essere trasferiti solo in misura limitata ai committenti, cosicché il già basso margine di profitto delle imprese di costruzioni si riduce ulteriormente del 2–3%. La domanda di alloggi rimane elevata Il settore dell’edilizia abitativa registra dall’inizio dell’anno ordini per 5,7 miliardi di franchi, un valore storicamente molto buono. LSSIC prevede che gli investimenti in abitazioni proseguiranno anche nel prossimo futuro. Questo perché la popolazione svizzera è in forte crescita, gli alloggi sfitti scarseggiano e i canoni di locazione aumentano, mentre i prezzi delle case di proprietà dovrebbero mantenersi più stabili. Si profila l’incertezza L’edilizia economica comprende edifici commerciali e industriali, spazi di vendita, uffici e simili. Di conseguenza, reagisce molto rapidamente quando si delineano incertezze nella congiuntura generale. Nel 3° trimestre 2022 questo settore ha registrato un calo rispetto al trimestre precedente tanto nei nuovi ordinativi quanto nell’attività di costruzione e nella riserva di lavoro. Nel prossimo e medio futuro, le prognosi economiche prevedono un netto raffreddamento della congiuntura svizzera. Nel settore principale della costruzione regna l’incertezza in merito all’ulteriore evoluzione dei prezzi dei materiali da costruzione e dell’approvvigionamento energetico. A partire dall’estate 2023, inoltre, si farà presumibilmente sentire l’aumento dei tassi di interesse. Più flessibilità per mantenere il personale qualificato Alla luce di quanto esposto, un modello di lavoro con orari flessibili potrebbe aiutare le imprese ad adeguarsi alla nuova situazione. Come già l’anno scorso, il numero di occupati del settore è molto elevato (91.500 persone) e la disoccupazione è bassa. Per mantenere durevolmente i collaboratori qualificati, sarebbe opportuno tener conto, nei negoziati CNM, del loro desiderio di maggiore flessibilità. Panoramica dall'3° trimestre 2022 Dati congiunturali Indice costruzioni Circa l'autore Martin Maniera [email protected] Condividi questo articolo
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