Consultazione sulla legge sul CO2: semplificazione delle procedure di autorizzazione edilizia come fattore scatenante dell’«onda verde»

«Le autorità preposte alle autorizzazioni edilizie trattano le domande di costruzione per il risanamento energetico completo degli edifici e per la sostituzione di edifici nuovi secondo una procedura semplificata e accelerata». Così recita il nuovo articolo di legge proposto dalla SSIC, l’art. 9 cpv. 3bis (nuovo), che costituisce il fulcro della sua risposta alla consultazione sulla legge sul CO2 presentata lunedì 4 aprile 2022. Infatti, l’obiettivo di triplicare la quota annuale di risanamento dall’1 al 3 % è raggiungibile solo abbattendo gli ostacoli e le regolamentazioni esistenti nel settore edile. Le procedure di autorizzazione edilizia devono essere semplificate, accelerate e digitalizzate. Il soft power è meglio delle sovvenzioni. La Società Svizzera degli Impresari-Costruttori è convinta che queste misure scateneranno un’«onda verde».   

 

Lunedì 4 aprile 2022 termina la consultazione sulla nuova legge sul CO2. La Società Svizzera degli Impresari-Costruttori accoglie con favore i progressi proposti verso la modernizzazione del parco immobiliare grazie a maggiori incentivi finanziari a favore di nuove costruzioni sostitutive esemplari dal punto di vista energetico e di risanamenti energetici, ma chiede in generale una maggiore ambizione nell’aumento della quota di risanamento. Le procedure per la concessione delle licenze edilizie per nuovi edifici sostitutivi e per il risanamento energetico completo degli edifici devono essere accelerate e semplificate.

Inoltre, la SSIC chiede che il progetto non si concentri solo sulla sostituzione del riscaldamento o sull’impianto termico. Questo non è l’unico modo per raggiungere lo zero netto nel settore immobiliare. Un edificio costruito oggi consuma da quattro a sette volte meno energia di un edificio costruito prima degli anni ’80 Inoltre, i nuovi edifici non emettono CO2, come richiesto dalle leggi già in vigore. Pertanto, la sostituzione di vecchi edifici mediante nuovi edifici è spesso più efficiente dal punto di vista energetico rispetto alla ristrutturazione, anche se le ristrutturazioni energetiche dovrebbero ovviamente essere sostenute.

Le nuove costruzioni sostitutive sono uno dei modi più efficaci per raggiungere gli obiettivi climatici ed energetici. Dovrebbero essere sostenute nella stessa misura dei risanamenti energetici. Inoltre, le nuove costruzioni sostitutive e il risanamento energetico completo dell’edificio dovrebbero offrire incentivi che consentano un ulteriore sfruttamento del terreno grazie alla densificazione edilizia.

Il settore edile è un attore imprescindibile nel raggiungimento degli obiettivi climatici della Svizzera. Il parco immobiliare svizzero è obsoleto e causa da solo il 24% delle emissioni di CO2 del Paese ed è responsabile del 45% del consumo energetico. Ciò significa che la sua modernizzazione è una delle leve più importanti per raggiungere gli obiettivi climatici della Svizzera. Si stima che in Svizzera ci siano 1,5 milioni di edifici da ristrutturare a causa della loro scarsa efficienza energetica. Tuttavia, attualmente il tasso di risanamento è inferiore all’1% (0,9%). Con l’attuale ritmo di risanamento, gli obiettivi climatici potranno essere raggiunti solo tra 100 anni. Per raggiungere la neutralità in termini di CO2 entro il 2050, il tasso di risanamento deve quindi essere triplicato.

 

Ulteriori informazioni

 

Risposta alla consultazione Società Svizzera degli Impresari-Costruttori (solamente in tedesco)

 

Piano d’azione in 12 punti «Offensiva per la modernizzazione del parco immobiliare»

 

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Schweizerischer Baumeisterverband

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