Criticità nell’obbligo di annunciare i posti di lavoro vacanti secondo il rapporto della SECO: la Società degli Impresari-Costruttori chiede l’innalzamento della soglia all’8 per cento venerdì, 26.5.2023 | 14:39 ... Società Svizzera Impresari-Costruttori Politica & Media Comunicati stampa Criticità nell’obbligo di annunciare i posti di lavoro vacanti secondo il rapporto della SECO: la Società degli Impresari-Costruttori chiede l’innalzamento della soglia all’8 per cento La Società Svizzera degli Impresari-Costruttori SSIC trova conferme nel rapporto della SECO dal titolo «Monitoraggio dell’esecuzione dell’obbligo di annuncio dei posti vacanti» pubblicato venerdì. Per la prima volta si dà atto che, in tempi di disoccupazione ai minimi storici, molte professioni sono state inutilmente ostacolate dall’obbligo di notifica, pur essendo di fatto interessate da una carenza di manodopera e di personale specializzato. Per evitare che in futuro si ripetano queste contraddizioni causate da un’ottica rivolta al passato, la SSIC chiede l’innalzamento della soglia di notifica all’8 per cento. La Segreteria di Stato dell’economia SECO si pronuncia chiaramente in un rapporto riguardante l’obbligo di annunciare i posti di lavoro vacanti discusso e successivamente pubblicato venerdì: «L’evoluzione del tasso di disoccupazione influisce sul numero di generi professionali soggetti all’obbligo di annuncio con un certo ritardo. (…) Di conseguenza, in un periodo di disoccupazione storicamente bassa, soprattutto nella seconda metà del 2022, il numero di generi professionali soggetti all’obbligo di annunci era relativamente alto.» Le conseguenze per diversi settori, tra cui il settore principale della costruzione: «A causa del contemporaneo incremento della domanda di lavoro, diversi settori del mercato del lavoro sono entrati in una fase di carenza di personale qualificato e di forza lavoro.», si legge ancora nel rapporto della SECO «Monitoraggio dell’esecuzione dell’obbligo di annuncio dei posti vacanti». La situazione è rientrata solo dal 1° gennaio 2023, quando l’elenco dei generi di professioni soggetti all’obbligo di notifica 2023 è stato ridotto a un quantitativo ragionevole e pertanto l'ambito di applicazione dell'obbligo di notifica è stato più che dimezzato. La Società Svizzera degli Impresari-Costruttori SSIC prende altresì atto del generale buon funzionamento tecnico dell’obbligo di notifica e del fatto che il vantaggio informativo delle persone in cerca di impiego su cui esso si basa offre anche benefici sul piano economico, a condizione che gli Uffici regionali di collocamento (URC) siano effettivamente in grado di trasmettere alle aziende dossier di candidatura confacenti per i posti vacanti. L’ottica rivolta al passato ha infatti più volte fatto sì che numerosi generi di professioni con un’evidente carenza di personale qualificato fossero assoggettati all’obbligo di notifica, con ripercussioni proprio sul settore principale della costruzione: per impieghi come l’armatore cementista, il cementista o la categoria collettiva comprendente «altre professioni del settore principale della costruzione», la probabilità di un’intermediazione efficace si è attestata solamente dall’1,5 al 2 per cento secondo le stime dell’Institut für Wirtschaftsstudien di Basilea. Considerate le esigue possibilità di successo, le imprese di costruzione recriminano a ragione l'elevato onere connesso con la notifica di un posto vacante all’URC. Necessità di correzioni al sistema dell’obbligo di annunciare i posti vacanti È quindi tanto più importante che la mozione «Stellenmeldepflicht. Wiedereinführung eines praxistauglichen Schwellenwertes» (in italiano «Obbligo di annunciare i posti vacanti. Reintroduzione di una soglia realistica») del consigliere agli Stati Erich Ettlin, che viene citata nel rapporto della SECO come uno dei numerosi interventi politici sull'obbligo di annuncio dei posti vacanti del rapporto della SECO, venga discussa e approvata in Parlamento in tempi brevi. Se in futuro la soglia sarà portata dal 5 all’8 per cento, come richiesto nella stessa, il rischio di effetti temporali distorsivi sarà molto inferiore. La SSIC sostiene anche approcci atti a migliorare a livello qualitativo la metodologia di rilevamento della percentuale determinante e che impiegano maggiormente strumenti digitali. Maggiori informazioni: Rapporto della SECO «Monitoraggio dell’esecuzione dell’obbligo di annuncio dei posti Breve analisi SSIC «Obbligo di annunciare i posti vacanti inutile per l’edilizia» Circa l'autore Susanna Vanek Redattrice [email protected] Condividi questo articolo
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