Dedicate al vostro udito l'attenzione che merita: protettori auricolari in cantiere

L’utilizzo di una protezione auricolare adeguata protegge l’udito da danni a lungo termine. Peter Schnyder, responsabile di team dell’audiomobile della Suva, spiega come proteggersi efficacemente contro la perdita dell’udito.

 

«Che cosa hai detto?» Tutti abbiamo già sentito questa o una frase simile. Ma raramente ci chiediamo perché sia stata detta. Spesso non si tratta solo di disattenzione: la perdita dell’udito è un problema molto diffuso. L’udito è un organo sensibile che deve essere protetto. Una volta danneggiato, infatti, non può più essere rigenerato.

Perdita dell’udito a causa del rumore: un pericolo evitabile

A differenza della perdita dell’udito legata all’età, il rumore può accelerare il deterioramento delle cellule ciliate dell’orecchio. Già a partire da un livello sonoro di 85 decibel – che corrisponde al rumore prodotto da un tosaerba – c’è il rischio che l’udito venga danneggiato. E questo può accadere rapidamente: «Un singolo botto, breve ma molto forte, un cosiddetto trauma acustico, può danneggiare irreparabilmente le parti sensibili dell’orecchio interno» spiega Peter Schnyder dell’audiomobile della Suva. Chiunque sia regolarmente esposto a livelli di rumore elevati per lunghi periodi di tempo, come nel caso dei cantieri, corre il rischio di ipoacusia da rumore, che si verifica progressivamente. Indossare un’adeguata protezione dell’udito è quindi importante e dovrebbe essere un’abitudine. L’audiomobile della Suva è in viaggio per la Svizzera per testare l’udito dei lavoratori. «Controlliamo l’udito a intervalli regolari fino all’età di 40 anni. Ciò significa che eseguiamo circa 8000 test per audiomobile all’anno» spiega l’esperto. Durante i test profilattici dell’udito viene eseguito un audiogramma e, se necessario, anche un controllo del timpano. Nel caso in cui venga rilevata un’anomalia dell’udito, si possono adottare misure adeguate a prevenire o ridurre al minimo l’ipoacusia in futuro.

Scelta dei protettori auricolari adeguati

Il coinvolgimento dei dipendenti nella scelta di una protezione dell’udito adeguata aumenta le probabilità che il dispositivo sia indossato in modo scrupoloso. Infatti, i protettori auricolari devono calzare bene ed essere comodi, così che i dipendenti possano indossarli tutto il giorno, se necessario. Gli inserti auricolari, le cuffie antirumore e gli otoprotettori offrono soluzioni diverse per esigenze diverse. «La protezione dell’udito più efficace è quella che effettivamente viene indossata» ricorda Schnyder. «Il materiale di base deve essere adeguato. Vedo spesso che i dipendenti non sono informati a sufficienza. E sono anche molto sorpresi quando mostro loro degli inserti auricolari disponibili in diverse misure lasciandoglieli provare. Così come ognuno ha piedi di dimensioni diverse, anche i condotti uditivi sono diversi».

Oltre alla taglia, sul protettore auricolare è indicato anche il valore SNR. Questo valore indica l’efficacia della protezione quando viene usata correttamente: più il valore è alto, meglio è. Un dispositivo di protezione dell’udito con un valore SNR di 35 dB, ad esempio, riduce l’esposizione al rumore da 100 dB a 65 dB. In ambienti rumorosi nei quali la comunicazione resta importante, vale la pena scegliere dei dispositivi di protezione dell’udito con sistemi di comunicazione integrati.

In conclusione: la prevenzione è la chiave

Che sia naturale o causata dal rumore, la perdita dell’udito è un problema serio che spesso viene riconosciuto troppo tardi. «Proprio di recente, un costruttore di binari di 65 anni ha raccontato che avrebbe dovuto prendersi cura del suo udito prima, ora è troppo tardi» riferisce lo specialista condividendo degli scorci del suo lavoro quotidiano presso l’audiomobile. La protezione preventiva dell’udito deve quindi essere una priorità assoluta nei cantieri.

Ma dobbiamo prenderci cura del nostro udito anche nella vita di tutti i giorni ed evitare gli ambienti rumorosi quando possibile. Dopo tutto la «medicina» migliore contro la perdita dell’udito resta la prevenzione. Grazie a una combinazione di una migliore protezione sul lavoro e di maggiore consapevolezza nella vita di tutti i giorni, possiamo fare molto per preservare il nostro udito anche più in là negli anni. La domanda «Che cosa hai detto?» non deve diventare un’abitudine, né in cantiere né nella vita di tutti i giorni.

Per maggiori informazioni è possibile contattare l’Ufficio di consulenza per la sicurezza sul lavoro (UCSL) inviando un e-mail a: [email protected]

 

Autrice: Heidi Bacchilega

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