Evitare il «greenwashing» lunedì, 24.2.2025 | 06:00 ... Società Svizzera Impresari-Costruttori Impresario-Costruttore 5.0 Ambiente & Sostenibilità Evitare il «greenwashing» Da qualche anno la sostenibilità si sta affermando anche nell’edilizia. Ma dove c’è ancora spazio di miglioramento e cosa si sta facendo in concreto sui cantieri? Mélanie Aegerter, responsabile QSA, Dénériaz SA, Losanna (VD)La sostenibilità e l’ecoefficienza sono diventate questioni importanti per le imprese di costruzione che devono fare fronte a nuove sfide ambientali. Questo significa prendere in considerazione diversi criteri quali la qualità dell’aria, l’efficienza energetica, la gestione dei rifiuti, la conservazione delle risorse naturali ecc.Costruire in modo più sostenibile significa utilizzare materiali ecologici e riciclabili (ecomateriali), migliorare l’efficienza energetica degli edifici, ridurre l’impronta di carbonio di attrezzature e macchinari nonché formare e sensibilizzare i vari operatori del settore (committenti, direzione dei lavori, ingegneri ecc.). A Dénériaz, questo impegno per la sostenibilità è parte integrante del nostro lavoro già da molto tempo.I nostri progetti comprendono una piattaforma per lo scambio e il riutilizzo delle eccedenze di materiali da costruzione da un cantiere all’altro per ottimizzare i trasporti, l’impiego di materiali sostenibili e riciclabili, l’ottimizzazione delle strutture energetiche per i siti abitativi e l’introduzione di indicatori di monitoraggio delle prestazioni ambientali. Paola Schafer, responsabile Risorse e tecniche ambientali, Gruppo Grisoni, Vuadens (FR)La sostenibilità in edilizia è nell’interesse di tutti, dal committente all’utente finale, passando per architetti, imprese di costruzione e fornitori.L’integrazione di concetti e misure specifici che tengano conto dello sviluppo sostenibile in ogni fase del progetto riduce inoltre la rilevanza dell’attività di costruzione. Non si tratta soltanto di valorizzare gli scarti da demolizione e scavo – misure già da tempo ancorate nelle nostre prassi – ma anche di trovare soluzioni tecniche in grado di ridurre gli impatti dei materiali da costruzione utilizzati e dei rifiuti prodotti dal punto di vista del clima o delle risorse.Nei nostri cantieri vengono testati e, in seguito, impiegati regolarmente materiali alternativi innovativi ed ecologici, nonché metodi di costruzione diversi. L’ottimizzazione e la sinergia dei trasporti, la scelta di fornitori attenti agli aspetti ecologici e sociali o l’impiego di energie rinnovabili rappresentano ulteriori misure che vengono adottate sistematicamente anche sui nostri cantieri. Joanne Vaucher, capoprogetto sviluppo sostenibile, JPF Holding SA, Bulle (FR)Sui nostri cantieri, interveniamo sia sul piano delle opere, attraverso l’impiego di materiali a basso impatto ambientale o con valori di emissioni di CO2 ridotti, sia sul modo di realizzare i lavori. Inoltre, utilizziamo macchinari a basso consumo energetico, a emissione ridotta di polveri e bassa rumorosità, prestando anche attenzione in fase di cantiere alla tutela delle acque, del suolo e della biodiversità attraverso misure di prevenzione e sensibilizzazione dei collaboratori alle buone pratiche. Reto Färber, Chief Operating Officer, Landolt Gruppe, Kleinandelfingen (ZH)Nella costruzione ognuno può fare la sua parte per favorire la sostenibilità: il committente con la scelta dei materiali, l’architetto con l’edificio, l’ingegnere con il dimensionamento e l’impresario, infine, con un metodo di costruzione ottimale, l’inventario adeguato e una logistica efficiente.La vera sostenibilità è il risultato di un buon lavoro di squadra. La rinuncia a materiali compositi ha effetti sui materiali, sull’edificio e sul dimensionamento. E alla fine anche sul nostro lavoro di impresari costruttori. David Repond, direttore generale, ARSA Constructions SA, Bulle (FR)Consapevole delle trasformazioni imposte al settore edilizio negli ultimi anni, il Gruppo ARSA è entrato a far parte del gruppo di lavoro «Costruzione» gestito dalla FFE e sostenuto da Swiss Triple Impact. Al termine di questo processo sono stati definiti cinque impegni chiave in materia di sostenibilità e un piano d’azione preciso. Questi impegni comprendono la riduzione delle emissioni di carbonio, una maggiore circolarità dei materiali, la limitazione delle quantità di rifiuti non riciclabili e la transizione della flotta di motori e veicoli verso soluzioni a impatto neutro. Per misurare i nostri sforzi e garantire il raggiungimento dei nostri obiettivi, la nostra impronta di carbonio ha ottenuto la certificazione «Carbon Fri». Etienne Rossier, direttore, Art-Tisons SA, Rossens (FR)È fondamentale privilegiare materiali locali e riciclabili, ridurre i rifiuti attraverso la differenziazione e formare team in grado di applicare pratiche rispettose dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile.Bisogna inoltre evitare le insidie del «greenwashing», ovvero l’uso di termini vaghi, di materiali presumibilmente ecologici, ma poco sostenibili, e di certificazioni poco rigorose. La trasparenza e la presentazione di prove concrete e norme riconosciute sono essenziali.Da parte nostra, impieghiamo materiali locali, in particolare la molassa per ristrutturare i vecchi edifici e la sabbia o la ghiaia di Tuffière SA.Per quanto concerne la gestione dei rifiuti, puntiamo su un’ottimizzazione attraverso pratiche di differenziazione rigorose e soluzioni energetiche sostenibili, come il riscaldamento a legna e i pannelli solari, che alimentano le nostre fabbriche e i nostri veicoli elettrici. Circa l'autore Pascal Gysel Portavoce / Redattore [email protected] Condividi questo articolo
mercoledì, 26.3.2025 Novità | Pratica edilizia Settore edile in difficoltà: a rischio le costruzioni?