Grazie al numero AVS si scovano le pecore nere

Finalmente i controllori che verificano sul cantiere il rispetto dei contratti collettivi di lavoro, e quindi di tutte le condizioni salariali e di lavoro, possono scovare con rapidità e coerenza le pecore nere grazie al numero AVS. Questa importante decisione è stata presa martedì dal Consiglio nazionale. Anche il SIAC ne trae vantaggio.

Un’importante preoccupazione del settore edile è stata approvata nella sessione invernale: anche i controllori di cantiere, che verificano il rispetto dei contratti collettivi di lavoro dichiarati d’obbligatorietà generale, in futuro potranno utilizzare il numero AVS. Il Consiglio nazionale ha approvato mercoledì una corrispondente modifica di legge con 120 contro 60. Il Consiglio degli Stati aveva già approvato in primavera questa modifica della legge federale sull’assicurazione per la vecchiaia e per i superstiti. Si tratta di un logico passo verso una trasparenza ancora maggiore nei controlli sui cantieri, in quanto i controllori statali che effettuano le verifiche del lavoro in nero sono già oggi autorizzati ad accertare il numero AVS delle persone controllate. 
 
La SSIC è lieta che tutti i controllori possano ora prendere visione e controllare il numero AVS sul cantiere. In questo modo si creano le stesse condizioni per le imprese di costruzione nazionali ed estere e si scovano le pecore nere. L’utilizzo del numero AVS porterà un guadagno decisivo in termini di efficienza ed efficacia per l’intero processo di controllo dei contratti collettivi di lavoro dichiarati d’obbligatorietà generale. Ne beneficerà in particolare l’Associazione paritetica Sistema d’informazione Alleanza costruzione (SIAC), fondata congiuntamente da 13 organizzazioni di datori di lavoro e 3 organizzazioni dei lavoratori del settore principale della costruzione e dei lavori di completamento. Il SIAC si preoccupa con i suoi affermati strumenti di controllo digitale di aumentare ulteriormente l’equità nell’edilizia. 

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Schweizerischer Baumeisterverband

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