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Il sì alla legge sulla protezione del clima è anche un mandato per accelerare le procedure

Secondo la Società Svizzera degli Impresari-Costruttori (SSIC), il sì alla legge sulla protezione del clima è un mandato da parte dell’elettorato svizzero all’economia per affrontare al più presto la sfida del cambiamento climatico con soluzioni efficaci e innovative. Tuttavia, affinché il settore delle costruzioni possa continuare a svolgere il suo ruolo chiave nella protezione del clima, è necessario rimuovere gli ostacoli burocratici e le regolamentazioni esistenti nel processo di pianificazione e costruzione. La SSIC chiede quindi con decisione che le autorità preposte al rilascio di licenze edilizie trattino le domande di costruzione pendenti per le ristrutturazioni e per i nuovi edifici sostitutivi secondo una procedura semplificata e accelerata. Insieme ad altre associazioni, la SSIC ha inoltrato una proposta in tal senso nell'ambito della revisione della legge sul CO2.

 

Solo se riusciremo a risanare gli 1,5 milioni di edifici che necessitano di un risanamento energetico completo o a sostituirli con nuovi edifici con emissioni di gas a effetto serra pari a zero, potremo raggiungere gli ambiziosi obiettivi climatici svizzeri approvati dall'elettorato nella votazione odierna. Un edificio del 2022 consuma da quattro a sette volte meno energia rispetto a un edificio costruito prima degli anni '80. Grazie ai nuovi edifici sostitutivi, un numero significativamente maggiore di persone può vivere nei quartieri residenziali esistenti senza perdere prezioso spazio ricreativo. Da un metro quadrato di superficie abitativa si ricavano tre nuovi metri quadrati.

 

La SSIC aveva raccomandato di approvare la legge ed è lieta di contribuire attivamente alla transizione della Svizzera verso il raggiungimento delle emissioni nette di CO2 pari a zero. La SSIC continuerà a impegnarsi per la sostenibilità e a promuovere le migliori pratiche nel suo settore. 

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Schweizerischer Baumeisterverband

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