La CSSS-N raccomanda il divieto di rimborsi forfettari per le casse di disoccupazione

Con 16 voti contro 8, la CSSS-N propone l'adozione della mozione «Trasparenza sulle casse disoccupazione». Si tratta di una questione critica, giacché la cassa di disoccupazione del sindacato Unia è l'unico operatore che fornisce i suoi servizi con conteggi forfettari. 
 
Venerdì 5 febbraio la Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio nazionale (CSSS-N) si è espressa a favore del divieto di rimborsi forfettari non trasparenti delle casse di disoccupazione. Essa raccomanda di accettare in seno al Consiglio nazionale la relativa mozione «Trasparenza sulle casse disoccupazione» di Damian Müller, membro lucernese del Consiglio degli Stati. Il verdetto, con 16 sì e 8 no, è chiaro, scrive così la commissione in un comunicato stampa.  
 
La Società Svizzera degli Impresari-Costruttori accoglie con favore questo chiaro verdetto. Specialmente durante la pandemia da coronavirus sono più che mai necessarie delle linee guida chiare e trasparenti per le attività e le prestazioni delle casse di disoccupazione. Esse eseguono questi compiti sulla base delle loro convenzioni sulle prestazioni con la Seco: la cassa di disoccupazione dell’Unia è l'unico operatore che fornisce i servizi della cassa di disoccupazione con conteggi forfettari. Tutti le altre casse di disoccupazione hanno abbandonato questo metodo non trasparente al massimo alla fine del 2018.  
 
È scioccante il fatto che proprio il sindacato, che ha gestito la sua cassa di disoccupazione in modo così poco trasparente dall'inizio della crisi legata al coronavirus, sia quello che ha fatto di tutto per chiudere le imprese del settore dell'industria e della costruzione, o almeno per ridurre la loro operatività, con una vera e propria campagna contro il Consiglio Federale. Così facendo, l’Unia sta deliberatamente accettando molti casi di disoccupazione o di lavoro ridotto. Come operatore della più grande cassa di disoccupazione della Svizzera, l’Unia può contare sul fatto che le numerose persone disoccupate ricorreranno ai servizi della cassa di disoccupazione Unia dopo avere subito il duro colpo causato dalla perdita del proprio il lavoro. Questo incentivo inopportuno deve essere eliminato nel prossimo periodo accordato tra la Seco e le casse di disoccupazione, che inizia il 1° gennaio 2024. 
 
Sarebbe un segnale importante per tutte le imprese che stanno soffrendo a causa della crisi legata al coronavirus nel nostro Paese se anche il Consiglio Nazionale si esprimesse a favore del progetto nella sessione primaverile. 

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Schweizerischer Baumeisterverband

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