L’edilizia trasformerà il volto della Svizzera anche in futuro,

La Società Svizzera degli Impresari-Costruttori celebra 125 anni di progressi.

Molti fabbricati rispecchiano la storia della Svizzera. Gli impresari-costruttori, infatti, hanno sviluppato le proprie conoscenze e abilità di pari passo con il cambiamento sociale. Ancora oggi guardiamo con ammirazione a edifici eretti per il futuro di allora. È vero che sono stati soprattutto capi di stato, imprenditori e ingegneri lungimiranti a dare impulso con le loro visioni a costruzioni epocali. Ma ci sono volute pur sempre le maestranze edili per capire come trasformare le idee in realtà e costruire così il futuro della Svizzera.

Gli impresari-costruttori sono gli artefici delle visioni. Sono stati loro, insieme ai loro collaboratori, a scavare gallerie nelle Alpi, a gettare ponti, costruire strade, innalzare dighe, torri e molto altro ancora. Senza di loro, i sogni per il futuro sarebbero rimasti mere illusioni. Le idee devono prima di tutto essere costruite. Questo valeva già in passato e vale ancora oggi per molte nuove idee commerciali. La vendita online, per esempio, funziona solo se la merce viene anche consegnata. Ed è il settore delle costruzioni, con nuovi centri di distribuzione e assi di trasporto efficienti, a permettere ai consumatori di ricevere puntualmente i prodotti ordinati.

Gli impresari-costruttori sono gli artefici delle visioni. Senza di loro, i sogni per il futuro sarebbero rimasti mere illusioni.

Gli impresari-costruttori non sanno solo costruire. Grazie all’esperienza e le competenze maturate sono destinati a individuare soluzioni praticabili a sfide complesse. La Svizzera di oggi ha bisogno di una maggiore sensibilità per ciò che è possibile e necessario. Ed è su questo bagaglio di competenze che poggia il piano per la modernizzazione del parco immobiliare. La SSIC indica alla Svizzera la strada per raggiungere i suoi obiettivi climatici 2050: triplicando l’attuale quota di risanamento, incentivando la sostituzione di vecchi edifici, semplificando le procedure di autorizzazione e riciclando in modo coerente i materiali da costruzione.

A inizio maggio, la SSIC celebrerà il suo 125° anniversario. La sua fondazione rispondeva al bisogno di avere norme, regole e standard unitari. Da allora, l’edilizia è molto cambiata. Alla qualità e alla sicurezza sul lavoro si sono affiancati nuovi temi come la digitalizzazione e la formazione professionale. Inoltre, ha acquisito maggiore importanza il lavoro politico dell’associazione, volto a garantire che anche in futuro vi siano condizioni quadro favorevoli per il buon funzionamento delle attività degli impresari-costruttori.

L’anniversario dell’associazione è motivo di orgoglio per l’intero settore per i risultati raggiunti. Dopo tutto, il settore edile ha costruito niente meno che la Svizzera che conosciamo oggi. Il che, modestamente, costituisce una ragione più che valida per festeggiare. La SSIC lo fa tra l’altro con un bilancio annuale di tutto rispetto, allegato a questo numero del Giornale Svizzero degli Impresari-Costruttori. Lo sguardo, però, è proiettato in avanti: al prossimo cantiere, alla prossima sfida. Perché una cosa è certa: gli impresari-costruttori e le loro équipe continueranno a costruire anche domani la Svizzera del futuro.

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Thomas Staffelbach

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