Leggera ripresa degli ordini mercoledì, 29.11.2023 | 09:00 ... Società Svizzera Impresari-Costruttori Politica & Media Comunicati stampa Leggera ripresa degli ordini Nel terzo trimestre del 2023 gli ordini nel settore principale della costruzione hanno segnato un leggero incremento. Tra gennaio e settembre è stato quindi possibile ridurre il deficit in termini di ordini rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, portandolo a -4,6 percento. Per quanto riguarda l’attività di costruzione, per quest’anno e il prossimo si prevede di mantenere sostanzialmente lo stesso livello del 2022. Sul fronte politico bisogna rapidamente spianare la strada alla crescita dell’edilizia abitativa. Nel terzo trimestre 2023, l’attività edilizia è aumentata rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente dell’1,7 percento, arrivando a 6,3 miliardi di franchi, mentre gli ordinativi in entrata hanno segnato un incremento addirittura del 4,1 percento, per un valore di 5,7 miliardi di franchi. Anche il portafoglio ordini ha registrato un lieve aumento dell’1,5 percento, arrivando a 15,5 miliardi di franchi. Il portafoglio abbraccia in media otto mesi (calcolato sul fatturato 2022). Di conseguenza c’è un certo margine, che va a sostenere la congiuntura edilizia e l’economia svizzera. Previsti buoni fatturati nel 2023 e nel 2024 A partire da questo trimestre la Società Svizzera degli Impresari-Costruttori pubblica autonomamente l’indice costruzioni, che in precedenza veniva redatto in collaborazione con Credit Suisse. Secondo tale indice, nel quarto trimestre 2023 il fatturato dovrebbe crescere dell’1,5 percento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In questo modo l’attività edilizia raggiungerà i 23,3 miliardi di franchi nominali nell’intero anno, un livello analogo all’anno precedente, che si può considerare buono. Al netto del rincaro, l’attività edilizia reale si attesta su cifre leggermente inferiori al 2022. Nel 2024 il fatturato dovrebbe diminuire leggermente. L’indebolimento della domanda ha diverse cause. Negli ultimi anni, i costi dei materiali sono aumentati in modo notevole. Questo livello di prezzi dovrebbe confermarsi anche in futuro, sebbene la SSIC non preveda un’ulteriore impennata nel 2024. I tassi elevati rendono più costoso costruire case plurifamiliari, abitazioni di proprietà, edifici pubblici e infrastrutture. La SSIC prevede ancora un piccolo aumento dei tassi d'interesse nel dicembre 2023, ma non ulteriori aumenti nel 2024. I precedenti aumenti dei tassi d'interesse stanno già costando al settore edile l'1% di crescita reale delle vendite all'anno. In sintesi, la SSIC prevede a medio termine un ulteriore leggero calo delle nuove commesse. Grazie alle buone riserve di lavoro accumulate, l’attività edilizia nominale dovrebbe essere all’incirca analoga a quella dei due anni precedenti. Al netto dell’inflazione il fatturato risulterà lievemente inferiore e il margine di utile resta estremamente basso. La politica deve facilitare l’edilizia abitativa Nel settore residenziale si registra una domanda particolarmente elevata perché le abitazioni vuote diminuiscono e gli affitti aumentano. Tuttavia l’attività di costruzione in questo ambito è frenata dall’elevato numero di opposizioni che trascinano all’infinito i progetti edili in molte aree, facendo lievitare i costi. In occasione della prossima tavola rotonda del Consiglio federale sulla carenza di alloggi, la Società Svizzera degli Impresari-Costruttori si adopererà affinché si possa imprimere una nuova accelerazione all’attività edilizia. La SSIC punta a un mercato liberale. Il mercato dei terreni edificabili non deve essere viziato da sovvenzioni statali. La protezione dall’inquinamento acustico deve tornare ad essere disciplinata dalla legge secondo la prassi consolidata fino al 2016. Gli opponenti non devono più presentare gratuitamente e in modo indebito opposizioni volte a far valere interessi privati, ma dovrebbero partecipare in modo ragionevole ai costi. Mentre le nuove costruzioni evidenziano una stagnazione, cresce la percentuale di ristrutturazioni. Sarebbe auspicabile che si cogliesse questa occasione per attuare risanamenti energetici volti al raggiungimento degli obiettivi climatici entro il 2050. È necessario che il Parlamento assuma una posizione coerente in merito alla questione. Maggiori informazioni Risultati Dati dettagliati sulla congiuntura nella costruzione Indice costruzioni Svizzera Circa l'autore Martin Maniera [email protected] Condividi questo articolo
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