Mancato accordo nelle trattative salariali

Nelle trattative salariali per il 2022 tra la Società Svizzera degli Impresari-Costruttori e i sindacati Unia e Syna non è stato possibile raggiungere un accordo. Anche l’odierna terza e ultima tornata negoziale si è conclusa con un nulla di fatto. Purtroppo, i sindacati non sono stati disposti a riconoscere il valore degli aumenti salariali individuali basati sulle prestazioni. Gli aumenti salariali generalizzati non sono una ricetta contro la carenza di personale specializzato.  

 

Il settore principale della costruzione svizzero paga di gran lunga i salari più elevati degli artigiani, che sono leader a livello europeo e riescono a tenere il passo anche con i livelli salariali delle professioni accademiche. Anche un operaio ausiliario senza qualifica professionale riceve almeno 4’573 franchi al mese, 13 volte all’anno, mentre il caposquadra ha un salario minimo di 6’240 franchi.

La SSIC considera che l’apprezzamento espresso attraverso un salario individuale, che rispecchia adeguatamente la propria prestazione, sia più importante degli adeguamenti salariali collettivi in base al principio dell’annaffiatoio. Poiché gran parte della massa salariale complessiva delle imprese di costruzione deve essere impiegata per salari minimi elevati, non rimane loro praticamente margine finanziario per poter ricompensare in modo mirato i loro collaudati lavoratori per prestazioni superiori alla media.

Per la SSIC, è importante che i dipendenti motivati e impegnati possano essere attratti con incentivi salariali individuali e opportunità di formazione e che possano essere mantenuti nel settore a lungo termine.

La delegazione negoziale della Società Svizzera degli Impresari-Costruttori informerà ufficialmente i delegati in occasione dell’assemblea dei delegati del 10 e 11 novembre 2021 in merito alle trattative salariali.

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Schweizerischer Baumeisterverband

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