Miglior controllo al minor costo grazie all’IA

I muri di contenimento delle ferrovie, esposti a intemperie e sbalzi di temperatura, esigono la massima attenzione. Uno studio di fattibilità condotto dall’EPFL con la Matterhorn-Gotthard-Bahn mira ad automatizzarne la sorveglianza con l’intelligenza artificiale.

 

«Sulle prime avevamo pensato di fare una scansione delle traversine per valutarne il degrado. Ma erano state montate troppo di recente. E poi servono macchine fotografiche ad altissima frequenza, che non rientravano nel budget del nostro progetto di ricerca», spiega Florent Forest, collaboratore scientifico del laboratorio Intelligent Maintenance and Operations Systems (IMOS) dell’EPFL. Eppure non è deluso: «I muri di contenimento invece sono una scelta decisamente migliore, poiché sono chiaramente visibili dagli obiettivi imbarcati sulla carrozza di misurazione e sono soggetti a crepe e altri tipi di usura».

©Matterhorn Gotthard Bahn

 

La sorveglianza di routine del tracciato della Matterhorn-Gotthard-Bahn, effettuata a piedi, risulterebbe inoltre ottimizzata dall’IA. «Un ispettore può solo consegnare brevi descrizioni e una classificazione sommaria dei danni accertati. Mancano la localizzazione e la gravità, il che pone dei grossi limiti in presenza di pareti in calcestruzzo lunghe diverse centinaia di metri», precisa Florent Forest. «Inoltre, il tragitto comprende anche altri tipi di protezioni, come muri in pietra o a blocchi; perciò è difficile individuare i difetti, che possono nascondersi negli interstizi», aggiunge. Ecco perché l’IMOS e la compagnia ferroviaria hanno scelto un confronto di immagini per il monitoraggio dello stato dei muri. «Siamo partiti da foto che mostrano alla rinfusa muri con e senza danni, quindi abbiamo usato una rete neurale per classificarli. In seguito abbiamo esaminato il modo in cui è stata eseguita la classificazione, al fine di localizzare eventuali danni e definirne la gravità».

©Matterhorn Gotthard Bahn

 

Unico in Svizzera, questo progetto, consistente in uno studio di fattibilità, proseguirà fino alla fine dell’anno, tra Zermatt e Briga e tra Briga e Disentis.

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Pascal Gysel

Portavoce / Redattore

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