Perché il settore delle costruzioni è rilevante dal punto di vista sistemico

Banche, assicurazioni, industria farmaceutica, meccanica, elettronica e metallurgica – tutti settori solitamente considerati i pilastri fondamentali della competitività svizzera. E a ragione, perché in questi settori le aziende svizzere stanno ottenendo buoni risultati, facendo risaltare la nostra piazza economica a livello internazionale e contribuendo alla grande prosperità del nostro piccolo Paese alpino da 125 anni. 

 

 

Il settore delle costruzioni, invece, non compare quasi mai in questo gruppo di testa. La sua importanza economica è generalmente sottovalutata dall’opinione pubblica. Tuttavia, i dati parlano chiaro: l’edilizia, che raggruppa il settore principale della costruzione e il settore dei lavori di completamento, genera ogni anno circa il 10 percento del prodotto interno lordo svizzero. Si tratta di una percentuale praticamente pari a quella del settore finanziario. Inoltre, questo comparto produce risultati in modo affidabile: per anni il PIL e la spesa nel campo dell’edilizia si sono evoluti di pari passo e in seguito hanno continuato a crescere. Anche nel 2020, primo anno segnato dal coronavirus, il settore delle costruzioni è riuscito a dare un forte contributo, consolidando la propria reputazione di industria creatrice di valore a prova di crisi.

Questo solido contributo ai risultati economici globali è stato ottenuto grazie al lavoro di circa 300 000 collaboratori e collaboratrici del comparto dell’edilizia, che impiega così circa l’8 percento dei lavoratori svizzeri. Sono numeri di cui la SSIC può andare fiera, soprattutto nell’anno in cui festeggia il suo 125° anniversario.

 

 

A livello cantonale

 

Il suo ruolo di pilastro economico è ancora più impressionante a livello cantonale che nazionale. Nella Svizzera interna e orientale, nelle regioni della Romandia e complessivamente nei cantoni montani il comparto edile riveste un’importanza economica superiore alla media. Un esempio eccellente è rappresentato dal Cantone di Uri, dove l’edilizia genera il 27 percento della produzione, ovvero più di un franco su quattro. In più della metà di tutti i cantoni la quota delle costruzioni nella produzione economica è superiore al 12,5 percento e, in alcuni casi, significativamente superiore con il 17 percento nei Grigioni, il 16 percento nel Vallese o il 15 percento nell’Appenzello Interno.

Anche come datore di lavoro l’edilizia è insostituibile a livello cantonale. In primo luogo, da un punto di vista quantitativo: nella maggioranza dei cantoni il settore rientra tra i cinque datori di lavoro più importanti. In otto cantoni rappresenta il secondo o terzo datore di lavoro maggiore, mentre nei Grigioni non esiste un altro settore che impieghi più personale rispetto a quello dell’edilizia. In secondo luogo, da un punto di vista qualitativo: il settore delle costruzioni impiega centinaia di migliaia di lavoratori con contratti ben retribuiti, regolati da un contratto collettivo di lavoro. Con un salario base di oltre 5600 franchi, il settore principale della costruzione corrisponde ai propri collaboratori qualificati i migliori salari per artigiani della Svizzera. A ciò si aggiungono ottime opportunità di carriera. Grazie a un sistema di corsi di formazione e perfezionamento coordinati in modo ottimale e orientati alla pratica, il settore edile offre opportunità di carriera ai lavoratori provenienti da diversi contesti sociali e professionali.

 

 

Solido motore economico

L’edilizia si è affermata come un motore economico particolarmente affidabile dall’inizio degli anni 2000, offrendo a centinaia di migliaia di persone nel Paese un buon lavoro con prospettive di carriera interessanti. Inoltre, come settore pone le basi dirette o indirette affinché tutte le altre attività economiche possano funzionare. Cosa sarebbero le banche, le assicurazioni o i servizi di consulenza senza uffici moderni? Oppure i negozianti, i centri fitness, gli hotel e i ristoranti senza spazi commerciali funzionali? E cosa farebbero le esportazioni, la logistica, il turismo e persino l’intero Paese senza un’infrastruttura di trasporto affidabile? Non sarebbero in grado di lavorare, di aumentare la loro produttività e quindi di contribuire al successo della Svizzera.

Un creatore di valore resistente alla crisi, un datore di lavoro e un formatore chiave a livello nazionale e regionale, un costruttore di infrastrutture da cui tutte le altre industrie dipendono per prosperare, il comparto dell’edilizia è molto più di un pilastro importante dell’economia svizzera: è rilevante dal punto di vista sistemico. La SSIC si assicura da 125 anni che sia così e continuerà a farlo anche in futuro.

 

Circa l'autore

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Susanna Vanek

Redattrice / Specialista in comunicazione

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