Piano in cinque punti per contrastare la crisi legata al coronavirus

La Società Svizzera degli Impresari-Costruttori e Infra Suisse presentano un piano in cinque punti per uscire dalla crisi causata dal coronavirus con richieste concrete alle autorità e ai committenti pubblici di tutti i livelli federali. Senza ulteriori debiti pubblici indefiniti e con investimenti orientati alle necessità, l’edilizia può contribuire in modo significativo ad attenuare la recessione, a preservare i posti di lavoro e a garantire il benessere.

Ciò richiede un’accelerazione e un’intensificazione dei lavori, soprattutto nella pianificazione dei progetti, nelle procedure per le licenze di costruzione, nelle aggiudicazioni dei lavori fino alla realizzazione dei progetti di costruzione. La via d’uscita dalla difficile situazione economica nel settore edile non è quindi lastricata di costosi programmi di impulso o di salvataggio dall’effetto tardivo, ma richiede una notevole accelerazione e intensificazione dei lavori comunque necessari per ammodernare il parco immobiliare e mantenere le nostre infrastrutture.

Considerati gli effetti economici del lockdown dovuto alla pandemia di coronavirus, la Svizzera si appresta ad entrare in recessione. Con il suo piano in cinque punti, l’edilizia svizzera presenta una soluzione concreta che può essere attuata da subito, senza soluzione di continuità ed efficacemente. Gli aiuti immediati dello Stato per assicurare la liquidità e il sostegno diretto dell’economia sono stati molto importanti. Con il piano in cinque punti, si possono dare impulsi all’edilizia senza ulteriore indebitamento statale indefinito. Si promuovono piuttosto investimenti orientati alle esigenze, che in molti casi sono già stati messi a bilancio.


1. Iniziare immediatamente i progetti edilizi

I bandi di concorso e le aggiudicazioni di progetti pronti per la costruzione devono essere accelerati. Il finanziamento di progetti infrastrutturali attraverso i fondi nazionali o cantonali esistenti dovrebbe permetterlo senza restrizioni. I budget di investimento devono essere pienamente utilizzati anche a livello comunale, ad esempio per la manutenzione e il risanamento degli edifici esistenti, di proprietà del settore pubblico.

2. Assegnare appalti ad architetti, ingegneri e imprenditori

I bandi di concorso e le aggiudicazioni per la pianificazione e la progettazione di nuovi progetti edilizi devono essere intensificati. L’intera edilizia svizzera dipende dalla possibilità di realizzare anche a medio termine un volume di costruzioni sufficientemente grande. Solo in questo modo è possibile garantire posti di lavoro anche tra uno, due o tre anni e contribuire in modo significativo alla creazione di valore aggiunto dell’economia svizzera.

3. Accelerare le pianificazioni e le progettazioni in corso

I lavori di pianificazione e progettazione in corso per i progetti edilizi nazionali, cantonali e comunali devono essere ulteriormente promossi e intensificati attraverso adeguate misure di accelerazione.

4. Accelerare le procedure per le licenze di costruzione nei comuni e nei cantoni

L’elaborazione delle domande di costruzione e il rilascio delle licenze di costruzione non devono essere ritardati o addirittura sospesi. Al contrario, con effetto immediato, le procedure per le licenze di costruzione devono essere notevolmente accelerate a tutti i livelli federali per i progetti di costruzione di committenti privati e pubblici. Questo è l’unico modo per garantire che a partire dall’estate 2020 gli imprenditori edili abbiano appalti a sufficienza per assicurare la loro esistenza e i posti di lavoro.

5. Continuare i progetti di costruzione in sicurezza e senza restrizioni

Nel rispetto delle disposizioni di protezione per il contenimento del coronavirus, deve essere possibile continuare a lavorare sui cantieri con il minor numero di restrizioni possibile. Le misure di allentamento possibili e sensate devono essere attuate immediatamente, non appena la situazione pandemica lo consente.

Il settore principale delle opere edili svizzero, che rappresenta circa il 5% dell’economia svizzera e dà lavoro a circa 80’000 persone, può e intende dare un importante contributo per far fronte alle conseguenze economiche della pandemia di coronavirus. Ciò è tuttavia possibile solo se le autorità nazionali, cantonali e comunali creano le condizioni necessarie a tal fine, conformemente al piano in cinque punti. Mettiamoci all’opera: insieme, velocemente e senza burocrazia!

Circa l'autore

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Matthias Engel

Portavoce/Collaboratore scientifico politica

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