Quando ridurre le emissioni di CO₂ permette anche di densificare

Prevedendo un bonus sull'indice di sfruttamento fino al 30% per i nuovi edifici sostitutivi, la legge sul CO₂ fornisce ai Cantoni un nuovo ed efficace strumento per ridurre le emissioni generate dal parco immobiliare, contribuendo al contempo alla densificazione. 

 

Se il prossimo 13 giugno sarà approvata la legge sul CO₂, saranno messi a disposizione dei Cantoni, nel quadro del Programma Edifici, fino a 450 milioni di franchi supplementari provenienti dal nuovo Fondo per il clima. Questi contributi saranno assegnati solo ai Cantoni dotati di programmi in almeno due dei tre seguenti settori: risanamento energetico degli involucri degli edifici o risanamenti globali, risanamento della tecnica impiantistica (soprattutto in materia di riscaldamento), nonché nuovi edifici sostitutivi. Anche se raramente menzionati nei dibattiti attuali, questi ultimi sono uno dei principali mezzi per raggiungere gli obiettivi climatici della Svizzera. Infatti, un edificio costruito oggi consuma in media da quattro a sette volte meno energia di un edificio costruito prima degli anni '80. Quindi, da un punto di vista energetico ed economico, la costruzione di un edificio nuovo è spesso più efficace di un risanamento.

Soddisfare la domanda di alloggi in città riducendo le emissioni di CO₂

I nuovi edifici sostitutivi aiutano a raggiungere un altro obiettivo approvato dal popolo svizzero nel 2013: densificare lo spazio costruito. Ad oggi, per ogni casa demolita in Svizzera, vengono costruite in media due nuove case, mentre la superficie abitabile è triplicata. Densificazione, quindi, significa non solo preservare la preziosa risorsa suolo, ma anche soddisfare le esigenze della popolazione per quanto attiene alle abitazioni, considerando che le previsioni rivelano che tra una ventina d’anni la Svizzera avrà 10 milioni di abitanti, a confronto degli 8,6 milioni di oggi.

Sostituire i vecchi edifici con quelli nuovi permette quindi di sfruttare meglio lo spazio. Anche se la legge sul CO₂ si focalizza sugli aspetti energetici e non si riferisce esplicitamente alla densificazione, essa fornisce un nuovo strumento efficace per raggiungere il duplice obiettivo di abbassare significativamente le emissioni da ricondurre al parco immobiliare, e allo stesso tempo densificare lo spazio costruito.

Un bonus fino al 30% sull’indice di sfruttamento 

Con questo nuovo strumento, i Cantoni potranno ora concedere un bonus sull'indice di sfruttamento fino al 30% per i nuovi edifici sostitutivi e per le ristrutturazioni importanti per ridurre le perdite energetiche negli edifici. Questo permetterà la creazione di nuove abitazioni a zero emissioni preservando al contempo il territorio. Inoltre, questa condizione favorirà gli investimenti. E non saranno solo i grandi committenti a beneficiarne, tutt’altro. Infatti, molti piccoli committenti privati hanno attualmente difficoltà a ottenere prestiti per realizzare i loro progetti. Grazie al bonus sull'indice di sfruttamento, i progetti diventeranno sufficientemente redditizi per beneficiare di un finanziamento, dato che sulla medesima parcella si potranno costruire delle ulteriori abitazioni. Queste abitazioni potranno essere affittate o rivendute, e naturalmente potranno anche essere utilizzate dal proprietario.

A favore del clima e della società in generale 

L’aumento degli affitti, in particolare nelle città e negli agglomerati, è una conseguenza della carenza di alloggi. Nell’Arco lemanico, per esempio, trovare un alloggio a prezzi accessibili è spesso un vero e proprio percorso a ostacoli. Densificando lo spazio urbano, cioè costruendo nuovi alloggi laddove vi è un’esigenza in tal senso, la tensione nel mercato degli affitti, nelle regioni molto ambite, dovrebbe allentare. Pertanto, il 13 giugno un «sì» alla legge sul CO₂ andrebbe a beneficio non solo del clima, ma anche della società in generale. Inoltre, permetterebbe di mantenere numerosi posti di lavoro locali, siccome l'attività di costruzione non può essere trasferita all'estero.

Circa l'autore

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Corine Fiechter

Portavoce / Specialista in comunicazione

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