Reagire con lungimiranza alle
difficoltà di approvvigionamento

Da giugno 2021, circa il 60% delle imprese edili svizzere soffre per la mancanza di alcuni materiali da costruzione. Lottano contro ritardi e aumenti dei prezzi. Pertanto, alcuni progetti di costruzione potrebbero non essere ultimati in tempo. Anche nel confronto con altri settori fortemente colpiti, come il commercio al dettaglio e l’industria manifatturiera, il settore delle costruzioni si trova a un livello indesideratamente elevato.

La carenza di merci nel settore edile si è manifestata soprattutto negli ultimi trimestri del 2021. Nella seconda metà del 2020 e fino a marzo 2021, circa il 20% delle imprese di costruzione ha sofferto per le difficoltà di approvvigionamento – una percentuale che è raddoppiata un mese dopo, per poi salire al 60% in seguito.

I prezzi in Svizzera hanno avuto un’evoluzione molto diversa a seconda del materiale da costruzione. I prezzi dei materiali da costruzione massiccia – sabbia e ghiaia, mattoni, cemento e calcestruzzo – sono rimasti molto stabili. L’unica eccezione è l’acciaio. L’acciaio registra il maggiore aumento di prezzo, aumentato del 60% nel corso del 2021. Ma anche il legno e i tubi di plastica a base di petrolio sono decisamente meno accessibili. Al secondo posto si trovano i tubi di plastica, con un aumento del 30% nello stesso periodo. Tuttavia, gli indici dei prezzi dei materiali KBOB per legno e tubi in plastica potrebbero sottovalutare l’andamento dei prezzi per ragioni di metodo. L’aumento dei prezzi si spiega con l’«effetto frusta»: a causa della pandemia, inizialmente la domanda è crollata e successivamente l’offerta è stata ridotta. Quando, all’inizio del 2021, la domanda mondiale ha recuperato in modo sorprendente, i prezzi sono saliti alle stelle. Tuttavia, la produzione non può essere nuovamente aumentata nella stessa misura. I richiedenti non sono in grado di valutare l’evoluzione futura dei prezzi e, a titolo precauzionale, hanno ordinato ancora più materiale, provocando ulteriori aumenti dei prezzi.

Quanto più un materiale da costruzione è coinvolto nel commercio estero, tanto più è esposto alle oscillazioni dei prezzi internazionali. I prezzi dei materiali prodotti soprattutto in Svizzera (mattoni, cemento, calcestruzzo) sono rimasti nettamente più stabili rispetto a quelli del legno e dell’acciaio, che vengono in gran parte importati.

L’acciaio, che in Svizzera presenta nel 2021 il maggiore aumento di prezzo rispetto agli altri materiali da costruzione, viene importato per metà dall’estero. L’acciaio reagisce così in modo più sensibile alle difficoltà di approvvigionamento internazionali e ai movimenti dei prezzi, il che a sua volta influisce sui prezzi dell’acciaio in Svizzera.

L’evoluzione della produzione cinese di acciaio può fornire indicazioni sul rincaro dell’acciaio. La Cina è il più grande produttore e consumatore mondiale di acciaio. In vista delle Olimpiadi invernali del 2022, il governo cinese ha ridotto la produzione di acciaio con diversi anni di anticipo per ridurre le emissioni di CO2. Per molti anni la Cina ha esportato più acciaio di quanto ne abbia importato. Nel 2020, tuttavia, il rapporto si è invertito, e in alcuni mesi la Cina ha importato più acciaio di quanto ne abbia esportato. La Cina è diventata un importatore netto di acciaio. Ciò non si è verificato per tutto il decennio precedente e tale evoluzione ha fatto lievitare i prezzi dell’acciaio a livello mondiale.

Nel 2020, le esportazioni e le importazioni erano molto vicine, prima che una leggera distensione diventasse evidente nel 2021. Tuttavia, le esportazioni sono state insolitamente basse e le importazioni sono state elevate. Anche se il prezzo dell’acciaio potrebbe diminuire leggermente, è probabile che rimanga ad un livello elevato.

Le previsioni per i prezzi internazionali presuppongono che un allentamento dei prezzi per l'acciaio continuerà probabilmente nel 2022. Il prezzo del minerale di ferro (il più importante fattore di input nella produzione dell'acciaio insieme al materiale riciclato) dovrebbe scendere leggermente entro la fine dell'anno. I prodotti in plastica a base di petrolio dovrebbero diminuire leggermente, anche se questa previsione è soggetta forti incertezze a causa delle tensioni geopolitiche. Il prezzo del legno da costruzione d'altra parte, dovrebbe tendere ad aumentare ulteriormente e a fluttuare fortemente nel 2022.

I materiali da costruzione, prodotti in gran parte in Svizzera, dovrebbero rimanere piuttosto stabili nel 2022. I prodotti che sono più esposti alla concorrenza internazionale o che sono in gran parte importati dall'estero hanno maggiori probabilità di seguire i movimenti dei prezzi internazionali con un ritardo di qualche settimana o qualche mese. Per loro le difficoltà di approvvigionamento restano un rischio non indifferente.