Retrospettiva della sessione estiva 2022

La SSIC ha recentemente condotto un sondaggio tra i membri, dal quale risulta che vi è una forte esigenza di essere maggiormente informati sulle attività della SSIC a livello politico. La sessione estiva 2022 del Parlamento si è conclusa la scorsa settimana. Diverse decisioni prese durante la sessione estiva sono importanti per il settore delle costruzioni e ne riassumiamo qui i risultati più rilevanti.

 

Legge sui lavoratori distaccati

Il Consiglio degli Stati ha bocciato la revisione della legge sui lavoratori distaccati, che prevedeva una regolamentazione a livello nazionale per l'applicazione delle disposizioni sui lavoratori distaccati provenienti dai Paesi dell'UE. Martedì, il Consiglio degli Stati, a differenza del Consiglio nazionale, ha deciso, per la seconda volta, con 26 voti contro 19 di non entrare in materia sul progetto di legge. Con questa decisione la revisione è liquidata.

È ora compito dei Cantoni di occuparsi di far rispettare i propri salari minimi per i lavoratori distaccati provenienti dall'estero: le condizioni per farlo sono date. Inoltre, non era prevista alcuna eccezione per i contratti collettivi di lavoro. Il controllo del rispetto dei salari minimi nei settori assoggettati ai CCL, come l'edilizia, sarebbe stato poco chiaro, motivo per cui la SSIC si è opposta.

 

Legge sui cartelli

In realtà, il mandato dovrebbe essere chiaro: nei procedimenti relativi alla legge sui cartelli, la Commissione della concorrenza (ComCo) non deve concentrarsi solo sui fatti incriminanti, ma deve anche indagare di propria iniziativa su quelli a discolpa. In pratica, però, non lo fa automaticamente, a tutto svantaggio delle imprese imputate. La SSIC si rallegra quindi del fatto che, dopo il Consiglio degli Stati, anche il Consiglio nazionale abbia adottato la relativa mozione del consigliere agli Stati Hans Wicki (PLR/NW) con 99 voti contro 73. Insieme ad altre associazioni, la SSIC ha accompagnato questa mozione in termini di contenuti e comunicazione, affinché la presunzione di innocenza ancorata nella Costituzione sia applicata anche alla legge sui cartelli.

 

Trasparenza delle commissioni paritetiche

Le commissioni paritetiche sono responsabili dell'applicazione dei contratti collettivi dichiarati di obbligatorietà generale (CCL). Occorre quindi garantire che utilizzino i fondi che ricevono dai contributi salariali dei dipendenti e dei datori di lavoro in modo appropriato e per gli scopi previsti. Pertanto, le commissioni devono rendere conto del modo in cui utilizzano le loro risorse finanziarie. Dopo il Consiglio nazionale, anche il Consiglio degli Stati è favorevole. Durante la discussione sono stati esplicitamente criticati i rimborsi che i sindacati ricevono dalle commissioni per gli iscritti ai sindacati, ritenendoli problematici e non trasparenti.

 

Proteggere i partenariati sociali

Il Consiglio degli Stati vuole che le disposizioni di un contratto collettivo di lavoro (CCL) dichiarato di obbligatorietà generale sul salario minimo, sulla tredicesima e sulle vacanze prevalgano sulle disposizioni cantonali divergenti. Per tutte le altre disposizioni in materia di diritto del lavoro, i Cantoni mantengono il diritto di intervenire, anche nei CCL dichiarati di obbligatorietà generale. Il Consiglio degli Stati ha dichiarato chiaramente il suo sostegno al partenariato sociale, approvando la relativa mozione. Un'ampia alleanza di 27 associazioni economiche e di categoria, di cui la SSIC fa parte, accoglie con favore la decisione.

 

Il partenariato sociale è un modello di successo e ha garantito la pace del lavoro per oltre 100 anni. I contratti collettivi di lavoro di obbligatorietà generale sono una parte indispensabile del partenariato sociale. Questi contratti collettivi di lavoro non sono solo accordi tra privati, ma sono vincolanti per l'intero settore sulla base di una decisione del Consiglio federale. Gli interventi unilaterali dei Cantoni che compromettono singole disposizioni salariali dei CCL di obbligatorietà generale compromettono le dichiarazioni di obbligatorietà generale del Consiglio federale. Ciò comporta una grande incertezza giuridica per le imprese. Inoltre, costituisce uno svantaggio per i settori assoggettati ai CCL di obbligatorietà generale rispetto a quelli senza CCL di obbligatorietà generale. La mozione sarà discussa prossimamente nella CET-N.

 

Retrospettiva della sessione (in francese)

 

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Schweizerischer Baumeisterverband

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