Sicurezza di approvvigionamento anche domani mercoledì, 22.5.2024 | 06:00 ... Società Svizzera Impresari-Costruttori Politica & Media Agenda 125.0 Sicurezza di approvvigionamento anche domani Il Consiglio federale intende sviluppare le energie rinnovabili e rafforzare così la sicurezza di approvvigionamento in Svizzera. Lo stesso principio deve valere per i materiali da costruzione. Il 9 giugno siamo chiamati al voto sull’approvvigionamento elettrico. Il modello proposto, ampiamente condiviso, è espressione di un compromesso politico volto a garantire alla Svizzera l’energia elettrica di cui necessita. La legge pone le basi per uno sviluppo rapido e tangibile delle rinnovabili e consolida il cammino verso la neutralità climatica che la Svizzera si è impegnata a raggiungere con la comunità internazionale. La SSIC caldeggia il sì alla legge. La SSIC ritiene che la sicurezza di approvvigionamento non debba restare limitata all’elettricità. Pertanto, al di là della votazione del 9 giugno, andrebbero adottate ulteriori misure, ad esempio proprio nell’ambito dei materiali da costruzione, al fine di garantirne l’approvvigionamento sostenibile. In particolare è importante assicurare la disponibilità di risorse minerali, legno e acciaio che rivestono un ruolo decisivo per il settore delle costruzioni. La loro combinazione consente versatilità e sostenibilità nella progettazione delle opere edili e delle infrastrutture. Pertanto la questione della sicurezza degli approvvigionamenti deve essere trattata anche a livello politico. In questo senso è un buon segno la recente netta approvazione, da parte del Parlamento, del postulato «Elaborare le basi di pianificazione del territorio per assicurare l’approvvigionamento di materiali da costruzione indigeni». In tale postulato i settori dell’estrazione di materie prime nazionali, dell’economia circolare e dello spazio per le discariche vengono affrontati con un approccio integrato. La politica non deve mirare a interventi protezionistici, bensì occorre trovare soluzioni per l’estrazione, il riciclaggio, la realizzazione di prodotti secondari e lo smaltimento in discarica all’interno dei confini nazionali. A tal fine serve un’adeguata raccolta di dati sulle risorse disponibili e sulle modifiche necessarie a livello di pianificazione territoriale. Molte materie prime vengono sì registrate cantone per cantone, ma manca una panoramica complessiva. È tempo di avviare una collaborazione tra tutti gli attori coinvolti per garantire l’approvvigionamento di materiali da costruzione, non soltanto per il prossimo decennio, ma anche oltre, come base per l’attività edilizia delle generazioni future. Circa l'autore Marcel Sennhauser Responsabile Politica & Comunicazione [email protected] Condividi questo articolo
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