Tecnologie innovative per la protezione del clima

In futuro, il calcestruzzo non emetterà CO2 ma, al contrario, lo rimuoverà dall’atmosfera immagazzinandolo in modo permanente. L’edilizia svolge quindi un ruolo centrale nelle questioni climatiche.

Se la Svizzera vuole raggiungere l’obiettivo del saldo netto di emissioni di gas serra pari a zero entro il 2050, dovrà affidarsi alle cosiddette tecnologie a emissioni negative (NET), vale a dire processi che catturano il CO2 dall’atmosfera e lo immagazzinano in modo permanente. A tal proposito, l’istituto di ricerca Empa ha lanciato il progetto di ricerca «Mining the Atmosphere» con l’obiettivo di estrarre i materiali da costruzione dall’aria, così da eliminare i gas serra. Con «STEP2» l’Empa ha realizzato un progetto di punta sui materiali del futuro. La soletta prefabbricata è particolarmente interessante: progettata come un soffitto a filigrana nervata, consente di realizzare campate fino a 14 metri ed è quindi adatto alla costruzione di uffici e grattacieli. Grazie alla tecnica della precompressione e alla cassaforma stampata in 3D ottimizzata digitalmente, il consumo di materiale e le emissioni di CO2 sono stati ridotti di circa il 40% rispetto a una soletta piana in calcestruzzo con la stessa luce. Il beton proviene dalla zirkulit Beton AG, fondata dalla Eberhard, membro della SSIC, che ha sviluppato un tipo di calcestruzzo che non solo riduce le emissioni di CO2, ma consente anche una costruzione circolare. Sono cinque le PMI della costruzione a conduzione familiare che hanno unito le forze per dare vita alla zirkulit Beton AG: Grisoni Zaugg SA, JMS Group, Kästli Bau AG, Lötscher Plus Group e Eberhard Bau AG, tutte focalizzate su un calcestruzzo circolare che riduce l’impronta di CO2. Il loro obiettivo è stoccare 25 000 tonnellate di CO2 all’anno nel calcestruzzo.

Esistono anche altri calcestruzzi che sono già in grado di immagazzinare CO2. Così, ad esempio, la Zindel United ha sviluppato il calcestruzzo Klark che lega il CO2 grazie all’aggiunta del carbone vegetale biochar. La start up svizzera Neustark propone una tecnologia che può essere utilizzata per estrarre il CO2 dall’atmosfera e immagazzinarlo nel calcestruzzo.

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Susanna Vanek

Redattrice

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