Un 2023 di buoni risultati, un 2024 all’insegna di decisioni importanti per l’edilizia abitativa e le infrastrutture

Nel 2023 il settore principale della costruzione ha realizzato in termini nominali un fatturato di 23,4 miliardi di franchi. Tuttavia al netto dell’inflazione, l’attività edilizia è diminuita dello 0,9 per cento. L’edilizia abitativa e il genio civile privato hanno dato un contributo positivo, mentre i comparti dell’edilizia commerciale e le opere pubbliche di edilizia e genio civile hanno subito un calo. Sul fronte degli alloggi e delle infrastrutture c’è ancora molto terreno da recuperare in tutta la Svizzera. Inoltre regna una forte incertezza sull’andamento della congiuntura nel 2024. L’aumento dei tassi e la marcata crescita dei costi di costruzione, in particolare nelle aree già popolate, fanno supporre un probabile leggero calo del fatturato nell’anno in corso. Con le misure previste per l’edilizia abitativa e la votazione sullo sviluppo dell’infrastruttura stradale nazionale a novembre 2024, si pongono importanti basi per il futuro sviluppo della Svizzera.

Fonte SSIC

Nel 2023 l’attività edilizia si è attestata a 23,4 miliardi di franchi, pari a un aumento nominale dello 0,7 per cento ovvero di 160 milioni di franchi rispetto al 2022. Tuttavia poiché il rincaro registrato dall’indice dei prezzi edilizi è stato dell’1,6 per cento, ne risulta un calo reale del fatturato dello 0,9 per cento per l’edilizia principale. Nel 2023, per la prima volta dopo molti anni, l’attività di costruzione ha superato gli ordinativi in entrata. Nei quattro anni precedenti il numero di ordini conferiti era sempre maggiore degli ordini in lavorazione. Nonostante il 4 per cento di ordini in meno nel 2023, le riserve di lavoro hanno comunque fatto registrare l’elevato valore di 7,5 mesi.

L’edilizia abitativa è diventata più costosa

Il fatturato è cresciuto nell’edilizia abitativa e nel ramo strettamente connesso del genio civile privato. Tuttavia tale incremento non deve essere interpretato come un aumento del numero di nuove abitazioni. La crescita del fatturato è da ricondursi più alle ristrutturazioni e ai risanamenti energetici che a nuove costruzioni. Inoltre rispetto al passato si costruisce prevalentemente nelle aree già popolate, con costi quindi più alti. In effetti negli ultimi anni i costi per la costruzione di un’abitazione sono nettamente aumentati. Non solo vengono presentate poche domande di costruzione, ma il numero di progetti di costruzione approvati è ancora più basso del passato. Pertanto non si prevede un aumento nell’edilizia abitativa per il 2024.

La congiuntura internazionale e la congiuntura svizzera si sono ugualmente indebolite nell’ultimo anno e nel 2024 la crescita dovrebbe essere altrettanto limitata. Queste prospettive gravano sull’attività nel settore dell’edilizia commerciale (-10 per cento di fatturato nel 2023). Il tasso guida in Svizzera è dell’1,75 per cento. Il ciclo dei rialzi dei tassi dovrebbe essere concluso. Alcune previsioni partono dal presupposto che la Banca nazionale svizzera possa ridurre i tassi nel 2024 fino all’1,00 per cento. Qualsiasi riduzione stimolerebbe l’attività edile, ma questo intervento non è garantito data l’attuale volatilità dell’inflazione e del corso di cambio del franco.

Dopo un ottimo 2022, l’attività edile e i nuovi ordini nel settore pubblico sono diminuiti nell’ultimo anno. Poiché il numero degli appalti pubblici e il volume delle aggiudicazioni sono cresciuti nell’ultimo mese, nel 2024 si può sperare in un aumento degli ordini. Tuttavia in alcune parti del Paese la pubblica amministrazione assegna pochissimi appalti a causa della situazione critica in termini di bilancio presso la Confederazione, diversi Cantoni e molti Comuni.

Forte esigenza di spazi abitativi e infrastrutture

Data la crescita della popolazione e le esigenze di mobilità, c’è un forte bisogno di investimenti in abitazioni, edifici pubblici e infrastrutture. Tuttavia l’aumento dei costi di costruzione e dei tassi, i lunghi e onerosi processi di autorizzazione e la situazione critica dei budget pubblici e privati, non lasciano sperare in uno slancio dell’attività di costruzione nel 2024. L’indice delle costruzioni prevede per il 2024 un fatturato di 23.2 miliardi di franchi, ovvero 1.1 percento in meno rispetto all’anno precedente.

A medio termine è importante che le misure della Confederazione per il contrasto della carenza di alloggi trovino una rapida attuazione. Più mercato e più attività edilizia sono la chiave per mitigare la situazione attuale, non gli interventi statali. Altrettanto importante è la votazione popolare sullo sviluppo delle strade nazionali (PROSTRA) che si svolgerà a novembre 2024. Tutte le organizzazioni, le aziende e i lavoratori sono chiamati a impegnarsi per un futuro prosperoso con un Sì alle urne.

Elevata occupazione

Il mercato del lavoro ha tenuto bene. Nel 2023 il tasso di disoccupazione nell’edilizia principale (3,4 per cento) è stato appena superiore al dato dell’anno precedente. In entrambi gli anni le persone occupate sono state 89 000 nella media annua. Di conseguenza, considerato il leggero calo dell’attività edilizia in termini reali, la situazione occupazionale può essere considerata sorprendentemente positiva. È ipotizzabile che, nonostante le fluttuazioni del mercato, le imprese di costruzioni abbiano voluto mantenere il personale in azienda vista la crescente carenza di manodopera qualificata.

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Martin Maniera

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