Estrazione sostenibile di materie prime nelle città moderne

I costruttori forniscono un importante contributo all’estrazione sostenibile di materie prime. Riciclando i materiali edili provenienti dalle città densamente abitate, i costruttori pongono le basi per un futuro sostenibile. Adesso la Società Svizzera degli Impresari-Costruttori supporta i propri soci nell’individuazione delle tendenze con il radar interattivo delle tendenze.

 

La nuova formula magica si chiama Urban Mining. Con questo termine si intende l’estrazione di materie prime nelle città. L’Urban Mining è molto più di un’estensione degli approcci di riciclaggio e circular economy. L’ONU prevede che entro il 2030 oltre il 60% della popolazione del nostro pianeta vivrà nelle città. Di conseguenza, l’attività edilizia aumenterà nelle aree urbane. Cosa c’è di più ovvio che considerare le città stesse come luoghi di stoccaggio e produzione di materie prime?

L’urbana mining riduce la dipendenza dall’aumento dei prezzi e delle importazioni delle materie prime, creando un proprio ecosistema. Si possono suddividere le cosiddette miniere urbane in aree a breve termine e a lungo termine, suddivise a loro volta in quattro settori: produzione, consumo, smaltimento e trattamento.

Nella produzione si ricorre talvolta a strategie sostenibili nel design del prodotto, come gli approcci Cradle-to-Cradle. Il concetto prende come modello la natura, che produce in abbondanza e utilizza tutto il vecchio per costruire qualcosa di nuovo. Anche nuovi approcci al consumo come Sharing & Leasing acquistano rilevanza. Con l’Urban Mining, anche lo smaltimento sperimenta maggiormente e soprattutto riceve un’attenzione mirata allo scopo. Il riciclaggio e il recupero sistematici consentono di reinserire sempre le materie prime nel ciclo dell’edilizia. Poiché le materie prime vengono stoccate e riciclate in loco, si evitano anche trasporti superflui su lunghe distanze. Anche in questo caso l’Urban Mining contribuisce alla sostenibilità.

I costruttori come minatori urbani

L’edilizia si considera un settore chiave e un elemento importante della soluzione per realizzare, insieme a committenti pubblici e privati, una densità che garantisca una qualità di vita elevata. Ci vogliono la responsabilità e l’impegno di tutti per abbattere gli ostacoli oggi esistenti. In questo modo si apre la strada a un’offensiva nella modernizzazione del parco immobiliare svizzero.

La compattazione, soprattutto nelle aree urbane, preserva le scarse risorse del suolo e allo stesso tempo crea spazi abitativi allettanti e a prezzi accessibili. Con un’offensiva di questo tipo, in futuro gli impresari-costruttori potranno riutilizzare nelle città le proprie materie prime per l’edilizia e impiegarle per creare nuove soluzioni.

Individuazione precoce dei trend

Per consentire alle imprese di costruzioni di impostare la giusta rotta verso il proprio sviluppo a medio e lungo termine in linea con gli sviluppi e le tendenze della nostra società, ora la Società Svizzera degli Impresari Costruttori offre un trendradar interattivo che funge da base decisionale.

Il trendradar mostra i trend e le innovazioni attuali e future del settore della costruzione svizzero. A tale scopo, la SSIC documenta e analizza sistematicamente le tendenze e gli sviluppi chiave all'interno dei sei blocchi tematici: politica, sostenibilità, formazione & lavoro futuro, urbanizzazione, automazione e connettività. Una volta all'anno, il trendradar viene aggiornato da specialisti ed esperti del settore selezionati. Ogni riesame valuta l’aspetto temporale di questi trend, il loro impatto sul settore e le competenze in seno al settore. Il risultato è la rappresentazione interattiva del radar.

Scoprite ora dove si sta dirigendo il futuro e quale impatto queste tendenze potrebbero avere sul vostro modello commerciale. Qui potete trovare maggiori informazioni sul trendradar.

Circa l'autore

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Joel Bigler

Responsabile Marketing und Marketing automation

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