Un viaggio nel cuore della roccia

I lavori per realizzare la seconda galleria del San Gottardo sono in pieno svolgimento. Per capire meglio questo progetto edilizio, abbiamo visitato il sito dall’accesso nord con il sostituto del conduttore dei lavori, Xavier von Mandach. Ed è davvero spettacolare!

 

Quando il treno arriva a Göschenen, nulla lascia a intendere che a poche centinaia di metri di distanza, nella montagna, sia in corso un importante cantiere. Il secondo tubo della galleria stradale del San Gottardo, di cui la filiale dell’USTRA di Bellinzona è committente, sostituirà la prima galleria nel 2030 durante il suo rifacimento e dal 2033 collegherà l’Uri e il Ticino.

E all’improvviso, appena usciti dalla stazione, scendiamo una scala metallica protetta che corre lungo un ponte, attraversandolo, ottenendo un assaggio di quello che ci aspetta in cantiere. Pochi istanti dopo arriviamo a destinazione, nella base operativa del lotto 241, dove ci aspetta Xavier von Mandach, responsabile dello scavo. Dopo averci presentato il progetto, ci equipaggiamo di conseguenza e ci indirizziamo verso il «teatro delle operazioni».

Una volta superato il posto di blocco, entriamo in cantiere. «Ora percorreremo quattro chilometri», ci informa Xavier von Mandach, indicandoci la galleria di accesso, un corridoio illuminato che ricorda un’opera d’arte. Parcheggiamo poi l’auto alla fine della galleria e indossiamo le protezioni auricolari. Pochi secondi dopo, ci troviamo di fronte a uno spettacolo affascinante: macchine e operai edili sono al lavoro nella grotta di cemento, illuminati da una luce più cruda, come degli attori su un palcoscenico. Due operai su una piattaforma di lavoro elevabile fissano gli ancoraggi, mentre un terzo si prepara a perforare con una punta di diamante la sottile parete che lo separa dalla galleria di accesso.

Una volta risaliti in auto, raggiungiamo un altro sito per assistere alle iniezioni dell’ombrello di infilaggi, una misura che aiuta a stabilizzare la parte frontale. Un’opera monumentale e di alta precisione, una performance artistica grezza che si rinnova continuamente. Le parole di Xavier von Mandach riflettono perfettamente la dedizione mostrata da tutti questi uomini: «150 anni fa gli operai hanno iniziato a scavare la galleria ferroviaria del San Gottardo e oggi sono orgoglioso di portare avanti questo retaggio».

©SSIC/Pascal Gysel

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Pascal Gysel

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