I lavoratori più anziani sono molto apprezzati

A causa della marcata carenza di manodopera qualificata, la presenza e la valorizzazione dei lavoratori over 50 è molto più importante nel settore delle costruzioni che in altri settori. Ecco come la SSIC e i suoi membri agiscono per garantire il benessere di questi preziosi collaboratori.

 

L’edilizia principale soffre da diversi anni di una carenza di manodopera qualificata. Secondo quanto riportato dallo studio sull’evoluzione a lungo termine dell’attività economica e della manodopera qualificata nell’edilizia principale, commissionato dalla SSIC e pubblicato in occasione della Giornata della costruzione dello scorso giugno, la carenza di lavoratori qualificati nelle principali professioni dell’edilizia dovrebbe raggiungere il 16 per cento entro il 2040. E, in assenza di misure correttive, la perdita di guadagno annuale per il settore potrebbe aggirarsi intorno agli 800 milioni di franchi nell’arco dei prossimi 20 anni.

Pertanto, oltre ai mezzi impiegati dalla SSIC e dalle sue sezioni per attirare i giovani, aumentare la percentuale di donne ed estendere l’accesso ai professionisti provenienti da altri contesti, il settore si sta organizzando per trattenere il più a lungo possibile i lavoratori più anziani, anche per beneficiare della loro vasta esperienza.

Affinché restino nel settore e si sentano competitivi, occorre soprattutto consentire loro di evolversi e di seguire una formazione continua su base regolare. Questo permette loro di adattarsi ai cambiamenti tecnologici ed economici che caratterizzano la nostra società e di rimanere motivati. Per le imprese, questa adattabilità significa che questi preziosi lavoratori possono essere impiegati meglio, il che comporta una maggiore efficienza, produttività e quindi anche una minore fluttuazione del personale. Inoltre, i team intergenerazionali garantiscono una maggiore condivisione delle conoscenze e una riduzione degli infortuni.

Inoltre, grazie all’impiego di macchinari e attrezzature tecniche di ultima generazione, lo sforzo fisico dei lavoratori diminuisce sempre più e la loro salute migliora, motivando così anche i lavoratori più anziani a posticipare di qualche anno il proprio pensionamento. Un’iniziativa che molti datori di lavoro apprezzano e premiano, trovando soluzioni individuali ben remunerate attraverso il programma di pensionamento anticipato della Fondazione FAR.

Per consultare la versione digitale del CNM 2023.

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Pascal Gysel

Portavoce / Redattore

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