La conduttrice di lavori edili a tempo parziale

Sara Raz di Maurer + Raz ha già superato varie sfide professionali. È madre di tre figli e lavora come conduttrice di lavori edili al 60%.

 

Una volta il suo capo muratore le ha lanciato un candelotto di dinamite per verificare la sua reazione. Apparentemente corrispondeva alle sue aspettative, perché per diversi anni Sara Raz ha poi lavorato come minatrice nella costruzione di gallerie, seguendo in questa funzione anche un formazione per l’esecuzione di brillamenti. Il tempo trascorso in montagna le è piaciuto, come racconta, anche se in parte ha dovuto prendere da sola delle decisioni al buio nel bel mezzo della montagna. Prima aveva studiato per diventare disegnatrice edile e poi muratrice. Nel periodo trascorso nella costruzione di gallerie, Raz ha frequentato la scuola per caposquadra e poi ha seguito la formazione come conduttrice di lavori edili al Campus Sursee.

Nel privato, nove anni fa molte cose sono cambiate per Raz: è diventata madre. Questo ha fatto sì che non volesse più lavorare al 100%. Nel frattempo ha tre figli per i quali desidera essere presente. Allo stesso tempo il suo desiderio era però anche quello di poter continuare a lavorare nel settore dell’edilizia, tuttavia non più a tempo pieno. E questo è riuscito. Per diversi anni la conduttrice di lavori edili ha lavorato al 40% e attualmente lavora al 60%. Come funziona?

 

È stata trovata una nuova soluzione

«Le grandi imprese di costruzione possono permettersi più facilmente di assumere conduttori di lavori edili a tempo parziale, perché da loro questi hanno più facilità a sostituirsi tra loro. La nostra impresa familiare è però troppo piccola per questo. Era quindi chiaro che con un grado di occupazione del 40% non avrei potuto assumermi la responsabilità per dei cantieri», afferma Raz. Così si è cercata un’altra soluzione, ed è stata trovata. Raz è responsabile dell’ufficio tecnico e si dedica principalmente ai calcoli. Inoltre supporta gli altri tre conduttori di lavori edili, soprattutto nell’amministrazione tecnica ma anche in caso di assenze per ferie. «Ne traggono vantaggio i nostri quadri, ma anche l’azienda», afferma Raz. Nel frattempo, con un grado di occupazione del 60% può nuovamente dirigere anche piccoli cantieri e viene impiegata come esperta.

Il lavoro a tempo parziale come vantaggio

Bruno Kohler è il titolare della Banholzer Bau AG. L’azienda con circa 40 specialisti opera nell’ingegneria civile e nella costruzione di strade. La Banholzer Bau AG si trova a detta di Kohler nella «più bella» ma anche remota valle dell’Oberland bernese, sulla Lenk. Non è quindi facile trovare personale qualificato. Kohler punta quindi sul lavoro a tempo parziale. Con gli agricoltori locali ha trovato una situazione vantaggiosa per tutti. Egli racconta: «gli agricoltori vengono assunti presso di me a tempo indeterminato, lavorano a tempo parziale e hanno un orario di lavoro concordato per contratto che varia a seconda della stagione. Per realizzare i nostri progetti devo poter contare sul lavoro part-time, ossia su questi specialisti. Con gli agricoltori funziona bene, perché d’inverno quando noi abbiamo poco lavoro, loro lavorano nei boschi. Allo stesso tempo, sia per loro che per noi l’estate è l’alta stagione. In caso di sfide particolari, come forte maltempo o danni causati dall’acqua in cui dobbiamo intervenire ad hoc ed essere estremamente flessibili, la disponibilità ad aiutarci da parte degli agricoltori assunti è molto grande. Così la nostra impresa è in grado di far fronte a queste sfide». 

Circa l'autore

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Susanna Vanek

Redattrice / Specialista in comunicazione

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