Elettricità e calore a costo zero

Vivere in una «centrale elettrica»: il complesso edilizio «Bauen 2050» di Urdorf è rispettoso del clima e produce elettricità e calore.

 

Tra il 1950 e il 1970, la popolazione di Urdorf, Comune della Valle della Limmat, è raddoppiata ogni dieci anni. Di conseguenza, ci sono molti edifici ad alta efficienza energetica costruiti in quel periodo. E poi vi è il recente complesso edilizio situato in via Im Kessler 5/7/9 e denominato "Bauen 2050". Il nome dice tutto: il progetto è un fiore all'occhiello a livello nazionale che dimostra come i nuovi edifici possano essere rispettosi del clima e autosufficienti. Per gli inquilini, ciò significa che elettricità e calore sono a costo zero, purché essi rispettino un livello di consumo definito. Se vogliono usare più elettricità o calore, possono farlo, ma devono pagarlo. Altrimenti, i costi accessori sono inclusi nell'affitto. Tramite tablet gli utenti possono controllare costantemente i loro consumi. Le innovazioni in materia di efficienza energetica, come le docce con recupero di calore, facilitano il risparmio energetico. Committente del complesso edilizio è la W. Schmid AG per conto della Fondazione Umweltarena.

Gli inquilini del complesso residenziale di via Im Kessler 5/7/9 possono decidere autonomamente se ricevere una bolletta per il consumo di elettricità o di calore. Come funziona? Viene loro assegnato un fabbisogno di base di elettricità e calore pari a zero. Se superano il loro limite personale, devono pagare il consumo aggiuntivo. Utilizzando un’app, hanno sempre sotto controllo i loro consumi. Questa non è l’unica peculiarità del complesso edilizio a zero emissioni di CO2: infatti, anche l’utilizzo dell’ascensore produce elettricità.

L’edificio massiccio, che conta 39 appartamenti, ha un «maglione» in lana di roccia. I pannelli solari, anche sulle facciate, producono elettricità, che Hybridbox converte in gas. Quest’ultimo è poi immagazzinato nella rete del gas. In inverno, questo gas viene utilizzato per generare elettricità, in modo da non avere interruzioni nel flusso di calore.

Il sistema di recupero del calore è stato sostanzialmente copiato dagli scoiattoli. Mentre i simpatici animaletti conservano le noci nel terreno in estate per poterle consumare in inverno, la tecnologia utilizzata nell’edificio dissipa il calore in eccesso nel terreno attraverso una sonda geotermica in estate. In inverno, il calore viene prelevato da un’altra sonda per riscaldare l’edificio.

I lavori di impresario costruttore sono stati eseguiti dalla Feldmann Bau.

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Susanna Vanek

Redattrice

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