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Sviluppo sostenibile in calo nei bandi di gara svizzeri

È stata recentemente pubblicata la seconda edizione del Monitoraggio delle aggiudicazioni introdotto da costruzionesvizzera e che analizza il primo trimestre del 2023. Il monitoraggio – che include ora anche i cantoni in cui la legge sugli appalti pubblici rivista è in vigore da ottobre 2022 o prima – mette in luce un leggero calo dell'importanza dei criteri di sostenibilità nelle gare d'appalto. Un aspetto che non va sottovalutato.

 

La revisione della Legge federale sugli appalti pubblici (LAPub), concepita per dare maggior peso ai criteri di qualità e sviluppo sostenibile rispetto al prezzo nelle gare d'appalto pubbliche indette su tutto il territorio nazionale, ha fatto in questo senso dei notevoli progressi da quando è entrata in vigore nel gennaio 2021. Tuttavia, la tendenza è (già) leggermente in calo, almeno nel settore edile: secondo le ultime valutazioni del Monitoraggio delle aggiudicazioni del settore delle costruzioni svizzero, relative al primo trimestre del 2023, infatti, il criterio «sostenibilità» è meno presente nelle gare d'appalto.

Graph showing the sustainable development criteria importance evolution in the Swiss procurement contracts from Jan 19 to March 2023
©costruzionesvizzera

 

Basato sui dati raccolti dalla piattaforma elettronica Simap, dedicata agli appalti pubblici, e gestito congiuntamente da Confederazione, Cantoni e Comuni, il Monitoraggio delle aggiudicazioni è uno strumento avviato da costruzionesvizzera ed è attivo dalla fine del 2022. Nella sua seconda edizione, oltre ai dati della Confederazione, si aggiungono i risultati dei Cantoni che entro il mese di ottobre 2022 hanno aderendo al Concordato intercantonale sugli appalti pubblici (CIAP).

Commentando i risultati del primo trimestre dell'anno, Cristina Schaffner, direttrice di costruzionesvizzera, ha espresso la sua preoccupazione per la riduzione dei criteri di sostenibilità negli appalti pubblici. Anche se, a suo avviso, le ragioni possono essere molteplici e quindi non direttamente identificabili dallo studio. Secondo Cristina Schaffner esso è un ottimo strumento che permette alle autorità aggiudicatrici e al settore delle costruzioni di osservare l'evoluzione del cambiamento culturale avviato (passaggio dal criterio del prezzo a una maggiore qualità e sostenibilità) e di reagire laddove necessario, consentendo al contempo a questi due partner di intensificare gli scambi e di definire regolarmente le priorità per concretizzare questa piccola rivoluzione.

Per saperne di più sui risultati del primo trimestre 2023 del Monitoraggio delle aggiudicazioni del settore delle costruzioni svizzero, cliccare qui.

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Pascal Gysel

Portavoce / Redattore

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