Lettera ai proprietari degli edifici affinché continuino a rispettare gli standard CNM in ogni caso

La SSIC parte dal presupposto entro la fine dell’anno vi sarà un nuovo contratto nazionale mantello. Tuttavia, se questo non dovesse riuscire e si verificasse un periodo di assenza di CCL, in una lettera la SSIC invita i committenti a considerare per le gare d'appalto solo i concorrenti che continuano a rispettare le disposizioni del CNM 2019-2022.

 

Gentili Signore, egregi Signori,

attualmente sono ancora in corso le trattative per un nuovo contratto nazionale mantello (CNM) 2023+ tra la Società Svizzera degli Impresari-Costruttori e i sindacati Unia e Syna. Consapevoli del fatto che, in qualità di importanti committenti pubblici o privati istituzionali, state già lanciando gare d’appalto per il primo trimestre del 2023, ci rivolgiamo a voi con la presente.

Il dialogo tra le parti sociali prosegue, a nostro avviso, in modo costruttivo. Ci impegniamo a tal fine e confidiamo nella possibilità di stipulare un contratto collettivo di lavoro a partire dall’inizio del 2023. I termini per la dichiarazione di obbligatorietà generale da parte del Consiglio federale sono di diverse settimane. È quindi probabile che per un certo periodo di tempo non esista alcuna dichiarazione di obbligatorietà generale (DOG) per il CCL/CNM del settore principale della costruzione. Né si può escludere del tutto che si verifichi una certa fase di assenza di contratto.

Desideriamo attirare la vostra attenzione sul fatto che, anche in una delle situazioni sopra descritte, all’inizio del 2023 le aziende aderenti alla Società Svizzera degli Impresari-Costruttori sono invitate a continuare a rispettare il CNM 2019 attualmente in vigore. Con questa misura, la SSIC e i suoi membri manifestano in modo inequivocabile il loro grande interesse per un mercato del lavoro stabilizzato e per un’attività edilizia pianificabile sulla base del CNM 20191.

Questa procedura definisce le condizioni minime di lavoro e salariali nel luogo della prestazione.2 Il rispetto di tali condizioni minime salariali e di lavoro è una condizione imprescindibile per l’aggiudicazione di appalti pubblici e si traduce in ultima analisi nel contratto d’opera.

Oltre alle informazioni sulla situazione al 1° gennaio 2023, la SSIC trasmette anche le seguenti richieste:

  • in tutte le future gare d’appalto pubbliche vi preghiamo di assegnare gli appalti solo a quegli appaltatori (imprese di costruzioni) che rispettano ancora le condizioni minime ai sensi del CNM 2019;
  • saremmo lieti se gli organi esecutivi statali continuassero a utilizzare il CNM 2019 come parametro per valutare la prassi locale e settoriale in materia di diritto del lavoro.

La mancanza di contratto non riguarda né il fondo paritetico «Parifonds Bau» né il contratto collettivo di lavoro per il pensionamento anticipato CCL FAR, ancora dichiarato di carattere generale vincolante.

 

Cordiali saluti

Società Svizzera degli Impresari-Costruttori

 

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Schweizerischer Baumeisterverband

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