«Sarebbe meglio una maggiore flessibilità»

L’attuale pensionamento anticipato (PEAN) offre vantaggi a collaboratori e aziende, sottolinea Karin Geiges di Geiges AG. Tuttavia, il sistema odierno è troppo rigido.

 

Il personale del settore edile può andare in pensione anticipata all’età di 60 anni, optare per il pensionamento anticipato e lavorare contemporaneamente per il 20 per cento per raggiungere il livello salariale precedente, oppure posticipare il pensionamento di uno o due anni e poi beneficiare di rendite transitorie più elevate. «Se i collaboratori lavoro ancora per il 20 per cento, i vantaggi non sono solo finanziari», afferma Karin Geiges, Amministrazione e risorse umane di Geiges AG. «È un aspetto positivo che il pensionamento definitivo avvenga per gradi. In questo modo si evita che il dipendente cada in depressione. Inoltre, un grado di occupazione del 20 per cento contribuisce naturalmente a generare una gradita fonte di reddito.»

Karin Geiges continua: «Abbiamo collaboratori che hanno lavorato molti anni per noi e che poi sono andati in pensionamento anticipato. Alcuni di loro continuano a lavorare in azienda con un grado di occupazione del 20 per cento. Vengono impiegati per incarichi speciali, ad esempio per sostituire il personale del magazzino in vacanza o su base giornaliera in cantiere. A seconda del tipo di formazione, possono anche ricevere dei compiti individuali speciali in cantiere.»

 

Vantaggi per l’impresa edile

Per le imprese edili è un vantaggio avere ancora sul libro paga i propri collaboratori con un grado di occupazione del 20 per cento. Karin Geiges sottolinea: «Naturalmente anche noi beneficiamo dell’esperienza pluriennale nel settore edile e questi collaboratori sono molto fedeli all’azienda. Quindi è una situazione vantaggiosa per tutti.»

La pianificazione degli interventi è impegnativa per i responsabili dell’azienda? Karin Geiges dice di no e aggiunge: «Il modo in cui gestiamo, e pianifichiamo, gli interventi non è difficile per l’azienda, perché non riguarda mai tutto il personale.» Tuttavia, Karin Geiges desidera una cosa: che il personale possa avere ancora più flessibilità. «Oggi si può scegliere solo tra il 20 per cento o niente. Sarebbe meglio poter scegliere anche tra altri gradi di occupazione come, ad esempio, il 40 per cento.»

 

 

Circa l'autore

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Susanna Vanek

Redattrice / Specialista in comunicazione

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